L’arma vincente contro i tumori della mammella è: LA DIAGNOSI PRECOCE
La diagnosi precoce è senza dubbio l’unica arma vincente su questa malattia, scoprire in tempo un tumore della mammella, può consentire di togliere il tumore e non la mammella.
Fattori di rischio per il carcinoma mammario
Un elevato rischio di carcinoma mammario è presente:
– in donne con predisposizione genetica (ereditaria), ossia in donne la cui madre o la sorella
siano già state colpite dal carcinoma mammario;
- in donne senza figli o donne che hanno avuto il primo figlio dopo il 35° anno di età;
- in donne che non hanno allattato al seno;
- in donne in cui le mestruazioni sono comparse prima del 12° anno di età o che sono passate
- nel climaterio dopo il 50° anno di età.
- in genere in donne di età superiore a 50 anni (rischio generico legato all’età).
- in donne con alterazioni del tessuto della ghiandola mammaria estrogeno-dipendenti (mastopatia) o con lesioni benigne atipiche.
- in donne che che si sottopongono per lunga durata alla Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS).
Questa lista non vuole assolutamente incutere timore. Ogni donna dovrebbe però fare attenzione alle modificazioni del proprio seno in modo consapevole.
Quali sono le armi in nostro possesso per individuare e combattere il cancro della mammella?
Innanzi tutto l’informazione: una donna che è consapevole dei rischi che corre, si sottopone a tutte le misure preventive possibili.
- L’autopalpazione delle mammelledeve diventare una abitudine; ogni donna deve imparare queste poche e facili manovre che richiedono solo pochi minuti ogni mese, dal 7° al 10° giorno del ciclo per le donne fertili, oppure un giorno fisso al mese per le donne in menopausa
- L’esame clinicoeffettuato da medico competente ha più del 70% di possibilità di evidenziare precocemente un tumore della mammella, prima di ricorrere alla diagnostica strumentale.
- La visita senologica periodica è un mezzo insostituibile di controllo periodico, facile, non invasivo, economico. Per le donne che non presentano rischi particolari, è sufficiente una visita di controllo ogni anno.
- La Mammografia è oggi il la metodica diagnostica più attendibile, essendo in grado di segnalarci la presenza di tumori mammari non ancora palpabili. Le moderne apparecchiature digitali utilizzano bassi dosaggi di raggi x , consentendo sostanzialmente senza rischi la ripetizione routinaria dell’esame.
- L’Ecografia Mammarianon è un esame alternativo alla mammografia, bensì un esame complementare, che ci fornisce informazioni diverse. La metodica si avvale di ultrasuoni e viene utilizzata particolarmente nelle mammelle giovanili, dove la mammografia ha scarsa sensibilità, ed in gravidanza, per la sua assoluta sicurezza. Insostituibile nella determinazione della densità di un nodulo, differenziando la componente solida da quella liquida.
Che esami fare, quando, a che età e con quale frequenza
Per donne asintomatiche, cioè donne che non presentano sintomi sospetti per carcinoma della Mammella, consigliamo:
Se hai tra i 40 ed i 50 anni, ti consigliamo di:
- praticare mensilmente l’autopalpazione delle mammmelle
- sottoporti a visita senologica almeno una volta ogni anno
- eseguire una mammografia di controllo ogni anno, eventualmente alternata con l’ecografia.
Se hai più di 50 anni, ti consigliamo di:
- praticare mensilmente l’autopalpazione delle mammelle
- sottoporti a visita senologica almeno una volta ogni anno
- eseguire una mammografia ogni anno e mezzo/due, eventualmente completata da ecografia.
A tutte le età:
– qualunque sospetto o dubbio confidalo con fiducia al tuo Medico, non fidarti dei consigli delle amiche o degli articoli di stampa non scientifica; spesso la rapidità di diagnosi e la cura tempestiva si sono dimostrate determinanti ed hanno salvato la vita di molte donne. E’ il proprio Medico Curante che provvederà alla visita senologica ed eventualmente a consigliare ulteriori accertamenti diagnostici: mammografia e/o ecografia.
L’autopalpazione
Con un attento esame del proprio seno, una donna può imparare a conoscerne la normale struttura ed a capire quando si verifica qualche cambiamento. E’ importante che l’autopalpazione sia eseguita correttamente, una volta al mese e sempre nello stesso periodo. Le donne in età fertile possono eseguirla alcuni giorni dopo il termine del ciclo mestruale, quando la mammella è meno tesa e dolente.Le donne in menopausa possono eseguirla il primo giorno di ogni mese.
Le alterazioni da ricercare durante l’autopalpazione sono:
- la comparsa di un nodo o di un addensamento nella mammella o nel cavo ascellare
- una variazione di dimensione, di forma o un’asimmetria delle mammelle
- una tumefazione della mammella
- qualsiasi alterazione cutanea, quale una retrazione od una irritazione
- arrossamento o desquamazione del capezzolo o della cute mammaria
- secrezione ematica o siero-ematica dal capezzolo
- dolore od aumentata sensibilità del capezzolo
- retrazione del capezzolo: introflessione o rotazione in una posizione differente.
Se si evidenziano una o più di queste alterazioni, è necessario rivolgersi quanto prima, ma con serenità e senza farsi prendere dal panico, al medico specialista, per una corretta valutazione diagnostica.
I NOSTRI SPECIALISTI
DR.SSA ALBA PIACENTI
visite senologiche, ecogr. mammarie, mammografie
DR. PATRIZIO PACINI
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DR.SSA ROSSELLA PACINI
ecogr. addome, ecogr. mammarie, mammografie
DR. TOMMASO AMADORI
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