L’ultima forntiera contro l’atrofia vaginale
LASER FRAZIONATO A CO2 per il TRATTAMENTO DELL’ATROFIA VAGINALE
Il Fotoringiovanimento vaginale eseguito con la tecnica Laser “Monnalisa”, è un trattamento locale dell’ atrofia vaginale.
L’atrofia vaginale è una condizione estremamente comune in età menopausale, conseguenza del calo della produzione estrogenica in menopausa o conseguenza di alcune terapie adiuvanti per il trattamento di tumori, come la radioterapia o la chemioterapia. Queste modificazioni da carenza estrogenica che interessano oltre il 50% delle donne, sono causa di secchezza, prurito, bruciore e rapporti sessuali dolorosi.
L’atrofia è’ caratterizzata da un progressivo assottigliamento dell’epitelio genitale che, perdendo spessore, si dimostra più delicato, irritabile ed esposto a traumi. L’assottigliamento è dovuto principalmente alla perdita di sostanze all’interno delle cellule che compongono l’epitelio, e alla ridotta irrorazione sanguigna capillare.
Malgrado il sintomo sia così frequente, solo il 25% delle pazienti parla di questo disturbo col proprio medico, forse per l’imbarazzo nell’affrontare l’argomento.
Molte donne infatti considerano il sintomo “atrofia vaginale” un fatto normale nel processo di invecchiamento, in parte legato anche alla riduzione dell’attività sessuale. Il ruolo del medico dovrebbe essere quello di affrontare la questione, dando alla paziente la consapevolezza che l’atrofia sia un sintomo reversibile se affrontato con la terapia adatta e nei tempi giusti.
L ’atrofia vaginale modifica la qualità della vita di coppia, della vita intima e può determinare difficoltà nei rapporti interpersonali; infatti circa il 20% delle donne italiane racconta di astenersi dai rapporti sessuali a causa dei disturbi correlati all’atrofia vaginale, un disturbo che, se non trattato, va incontro ad un progressivo peggioramento.
La Diagnosi di atrofia vaginale è clinica e si basa sull’osservazione dei sintomitipici che la caratterizzano:
PRURITO PER SCARSA IDRATAZIONE; RIDUZIONE O ASSENZA DI MUCO DI LUBRIFICAZIONE; AUMENTO DELL’ACIDITA’ VAGINALE (pH vaginale oltre il 5.0); AUMENTO DELL’INCIDENZA DI VAGINITI PER RIDUZIONE DELLA FLORA LATTOBACILLARE DI DIFESA; BRUCIORE PER STATO INFIAMMATORIO CRONICO; DISPAREUNIA (rapp. sessuali dolorosi); LIEVI PERDITE EMATICHE post sfregamento o sollecitazione meccanica della parete.
COME FUNZIONA IL TRATTAMENTO:
Il protocollo di trattamento ( validato presso l’Ospedale San Raffaele di Milano), prevede tre sedute distanziate trenta giorni l’una dall’altra. L’emissione dell’energia laser, avviene attraverso un manipolo intravaginale, delle dimensioni di una sonda transvaginale, che consente il trattamento dell’intera superficie in pochissimi minuti.
Gli spot laser determinano un’azione riparatrice del tessuto vaginale, inducendo la produzione di sostanze cellulari che aumentano lo spessore e la elasticità dei tessuti e stimolano l’irrorazione sanguigna dell’area cosa che favorisce la lubrificazione ripristinando l’idratazione e l’elasticità del tessuto. Tutto ciò favorisce la ricolonizzazione della vagina da parte dei lattobacilli, il recupero delle difese immunitarie locali e della fisiologica lubrificazione, proprio come avviene facendo una terapia ormonale, locale o sistemica.
Le sedute di trattamento non sono dolorose, non richiedono alcuna anestesia, e causano solo una lieve sensazione di calore, durante l’applicazione del laser. Un ciclo completo di trattamento prevede tre applicazioni consecutive, a distanza di trenta giorni l’una dall’altra.
Il miglioramento dei sintomi, con il recupero della elasticità della vagina, di una adeguata lubrificazione e la scomparsa della secchezza, che il trattamento determina, sono percepiti dalle pazienti già dopo la prima seduta. In particolare la percentuale di riduzione dei singoli sintomi è del 66% per quanto riguarda il bruciore, del 65% per la secchezza, del 55% per i disturbi sessuali, del 79% per il prurito e del 59% per il dolore.
Questo processo di stimolazione e rigenerazione richiede alcune settimane ed i risultati si apprezzeranno maggiormente dopo un mese e mezzo circa dal termine del trattamento
Il recupero del fisiologico equilibrio tissutale della vagina, non costituisce comunque una guarigione definitiva. La persistenza della carenza estrogenica che è la causa dell’atrofia del tessuto genitale, rende possibili le recidive. Per questo motivo è consigliabile eseguire una seduta di mantenimento a distanza di un anno.Il trattamento MonnaLisa Touch dell’atrofia vaginale è basato sulla stimolazione e attivazione di meccanismi riparativi e rigenerativi naturali dei tessuti, senza alcun trattamento ormonale. In sintesi, esso restitusce alle donne con atrofia vaginale da menopausa, una mucosa vaginale trofica, più giovane e vitale.
PER QUALI DONNE E’ INDICATO IL TRATTAMENTO MONNALISA TOUCH?
Il trattamento può essere eseguito da tutte le donne, non ci sono criteri di esclusione.
Tutte le donne in menopausa, che non posso o non vogliono eseguire terapia ormonale sostitutiva degli estrogeni né per via sistemica, né per via locale, possono beneficiare del trattamento di foto ringiovanimento vaginale per alleviare i sintomi della atrofia.
I trattamenti possono essere ripetuti nel tempo senza alcuna complicazione e sono privi di effetti collaterali.
In definitiva il trattamento laser MonnaLisa TouchTM, in considerazione dell’assenza di complicazioni ma soprattutto di controindicazioni, risulta essere un prezioso ed insostituibile aiuto per tutte quelle pazienti che non desiderano o non possono eseguire terapia ormonale sostitutiva. Rimane inoltre la migliore se non unica, soluzione a disposizione, in virtù della totale sicurezza del trattamento, per le pazienti operate per malattie tumorali della mammella o dell’apparato genitale, rappresentando una valida risposta al problema del trattamento dei disturbi da atrofia vaginale nelle pazienti oncologiche, soprattutto se sottoposte a terapia endocrina e/o chemioterapia. Recentemente abbiamo esteso il nostro campo d’applicazione anche alle pazienti con disturbi di tipo uroginecologico, e nello specifico a donne in fase peri o post-menopausale con alterazioni della sensibilità vescicale, essendo possibile un miglioramento di tali disturbi a seguito del trattamento laser. L’unica controindicazione al trattamento è la presenza di infezioni vaginali in atto, pertanto nelle donne che richiedono di sottoporsi a questo tipo i laser deve essere esclusa una infezione o attraverso una valutazione clinica o con un tampone vaginale preventivo.