PATOLOGIA NODULARE TIROIDEA
Qual’è la frequenza dei noduli tiroidei? Come si sospetta un nodulo tiroideo? Come si fa a sapere se un nodulo e’ benigno o no? Interessante articolo della dottoressa Serenella Checchi, endocrinologo che collabora con il poliambulatorio della Misericordia di Pistoia
PATOLOGIA NODULARE TIROIDEA di Serenella Checchi
QUAL’è LA FREQUENZA DEI NODULI TIROIDEI?
Il riscontro di noduli tiroidei è piuttosto frequente nella pratica
clinica in tutto il mondo, soprattutto in aree con deficit di Iodio di grado
lieve-moderato come l’Italia. La prevalenza dei noduli tiroidei all’esame
clinico è di circa il 4-7%; tale percentuale sale al 50-60% se si utilizza
l’indagine ecografia come metodo diagnostico. In genere, la percentuale
di malignità non supera il 5-6% dei casi.
COME SI SOSPETTA UN NODULO TIROIDEO?
La presenza di uno o più noduli all’interno della ghiandola tiroide
viene solitamente rivelata o dall’evidenza alla palpazione e/o all’ispezione
di tumefazione nella regione anteriore del collo o per il riscontro
occasionale nel corso di ecografia tiroidea eseguita come approfondimento
diagnostico in un paziente affetto da ipotiroidismo o ipertiroidismo; oppure
ancora per riscontro nel corso di indagini eseguite per patologie non
tiroidee (ad es.: Doppler TSA, ecografia del collo per linfoadenopatia
latero-cervicale, ecc.). Chiaramente un sospetto clinico può essere posto
in seguito al dato anamnestico di familiarità per patologia nodulare.
Esiste inoltre una categoria particolare che è particolarmente a rischio e
deve essere sottoposta a screening ed è rappresentata da soggetti che
sono stati irradiati al collo.
AVERE UNA NORMALE FUNZIONE TIROIDEA (cioè esami normali)
ESCLUDE LA PATOLOGIA NODULARE TIROIDEA?
No, un nodulo può coesistere in una ghiandola che funzioni
perfettamente come anche può riscontrarsi durante indagini eseguite per
ipo o per ipertiroidismo. Quindi per conoscere lo stato di salute della
propria tiroide è necessario eseguire un esame ecografico e
contestualmente un prelievo ormonale.
QUAL’E’ LA STORIA NATURALE DEL NODULO TIROIDEO?
In assenza di terapia un nodulo tiroideo, si ritiene che circa il 90
% dei noduli subisca un progressivo, variabile, accrescimento nel corso
degli anni.
COME SI FA A SAPERE SE UN NODULO E’ BENIGNO O NO?
Quando indicato, è necessario sottoporsi ad agoaspirato tiroideo
che permette l’analisi di materiale proveniente dal nodulo e quindi la
diagnosi, precoce, di tumore tiroideo.
ESISTE UNA TERAPIA PER IL NODULO TIROIDEO BENIGNO?
Quando indicato, è possibile, in base all’esito degli esami,
intraprendere terapia con l-tiroxina a scopo TSH-soppressivo in maniera
tale da mettere “a riposo” la ghiandola. Inoltre, considerando la grande
concentrazione di patologia tiroidea in zone iodio-carenti, in alcuni casi è
possibile prescrivere supplementazione con iodio (utile sopratutto nei
bambini e nei giovani).
ESISTONO DEI MARKERS TUMORALI PER LA PATOLOGIA
NEOPLASTICA TIROIDEA?
in realtà esistono diverse forme di tumore tiroideo, la forma più
frequente, il carcinoma tiroideo papillare non può essere sospettata in
base a marcatori specifici (mentre in fase di follow-up post-operatoria
esiste un marcatore che ci indirizza nella terapia e che è rappresentato
dalla tireoglobulina). Esiste inoltre una forma abbastanza rara di
carcinoma tiroideo, la forma midollare, che può essere sospettata grazie
al dosaggio di un ormone prodotto dalle cellule C parafollicolari, la
calcitonina.
COSA SUCCEDE ALLA DIAGNOSI DI NEOPLASIA TIROIDEA?
Il paziente viene indirizzato all’intervento chirurgico e
successivamente, in base alle caratteristiche dell’istologia viene deciso se
proseguire con la terapia radiometabolica con I131. Chiaramente il
paziente dovrà essere sottoposto per tutta la vita a terapia sostitutiva e
naturalmente a follow-up endocrinologico ma in genere la patologia ha
un decorso favorevole. Proprio per questo è importante sottoporsi al
giusto percorso diagnostico individualizzato.